Countdown terminato: da Porretta Terme scatta la seconda edizione di Appenninica

Dal 27 Settembre al 3 Ottobre, da Porretta Terme (BO) a Collecchio (PR), passando per Fanano (MO) e Castelnovo ne’ Monti (RE). Comincia la seconda edizione di Appenninica: 450 km e 16 mila metri di dislivello complessivi in cui i grandi della MTB internazionale si daranno battaglia

L’attesa è stata più lunga di quanto inizialmente previsto, ma adesso Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage 2020 è veramente pronta a partire. Domani, Domenica 27 Settembre, scatterà con una cronometro individuale da Porretta Terme (BO) la seconda edizione della corsa a tappe di MTB sull’Appennino emiliano, unica in Italia nel suo genere, che terrà i biker impegnati tra sentieri, salite e discese fino a Sabato 3 Ottobre, quando Collecchio (PR) e la Corte di Giarola sanciranno i vincitori finali.

Messo a dura prova dall’emergenza epidemiologica, il Comitato Organizzatore, guidato da Milena Bettocchi e Beppe Salerno, non ha voluto mollare e, pur costretto a rinunciare alle date estive originali, è stato ampiamente ripagato da una lista partenti di assoluto spessore, che garantirà grande spettacolo nei 450 km e 16 mila metri di dislivello complessivi previsti per la settimana di gara. Il tutto con la garanzia di poter contare sulla massima sicurezza dal punto di vista sanitario, sia per gli atleti che per tutti i soggetti coinvolti all’interno della gara.

I fari saranno puntati sul campione europeo Marathon in carica, nonché ex campione del mondo, il portoghese Tiago Ferreira che, insieme al compagno di squadra, l’olandese Hans Becking, renderà la corsa ancora più elettrizzante. La sua presenza, però, motiverà anche i suoi avversari, a partire dal campione in carica, l’austriaco Lukas Kaufmann, che quest’anno avrà di fronte una concorrenza maggiore, ma non per questo ha intenzione di abdicare facilmente. Uno specialista di questo tipo di corse come lo spagnolo Milton Ramos non starà sicuramente a guardare e proverà ad impreziosire il suo già prestigioso palmares, mentre Lorenzo Samparisi rappresenta probabilmente la migliore speranza italiana.

Altrettanto avvincente si preannuncia la sfida in campo femminile, con l’ex campionessa del mondo, la svizzera Esther Süss, a guidare un gruppo di ragazze agguerrito e pronto a vendere cara la pelle. La trentina Lorenza Menapace, dopo aver vinto la prova a coppie l’anno scorso (quest’anno cancellata per motivi sanitari), proverà a ripetersi nella prova individuale, mentre la tedesca Sarah Reiners e la genovese Gaia Ravaioli proveranno una volta di più a dare prova del loro talento. Infine, sarà interessante vedere all’opera anche l’ex olimpionica tedesca Regina Marunde, che sull’Appennino tosco-emiliano, a “il Ciocco”, ha corso un mondiale nel 1991.

Nel mezzo ci saranno tanti atleti e appassionati che, più che alla competizione agonistica, si concentreranno sul fascino dell’avventura e del viaggio, una sfida con sé stessi per portare a termine la gara, godersi le bellezze dell’Appennino e immergersi in un’atmosfera tipicamente italiana.

IL PERCORSO

Il percorso 2020 segue, dove possibile, la linea già individuata dell’Alta Via dei Parchi MTB trail, a cavallo dello spartiacque con la Toscana, toccando le provincie di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma. Domenica 27 Settembre si prenderà il via dalla località termale di Porretta Terme (BO), partenza e arrivo, con una cronometro individuale di 45 chilometri già molto esigente, che avrà come momento clou la scalata del Monte Piella, in cima al quale si aprirà uno splendido scenario della valle del Reno.

Lunedì 28 Settembre, la Porretta Terme-Fanano (MO) di 60 chilometri metterà ulteriori difficoltà sulla via degli atleti, con la salita del Passo dello Strofinatoio e il suggestivo passaggio dal Lago Scaffaiolo, per proseguire con il Passo della Croce Arcana, il Passo del Colombino e la discesa per il mitico sentiero CAI 425.

La terza tappa di martedì 29 Settembre prevede 50 chilometri con partenza e arrivo a Fanano: disegnata interamente dal trailbuilder Pippo Marani, sarà una delle frazioni paesaggisticamente più incantevoli, con i maestosi boschi di castagni a fare da cornice alla prima parte di gara, prima di affrontare sentieri dall’alto tasso di divertimento, con tratti tecnici, crinali con vista e toboga.

Il giorno dopo, mercoledì 30 Settembre, sarà il momento della “Queen Stage”, da Fanano a Castelnovo ne’ Monti (RE) per un totale di ben 110 chilometri e oltre 4.000 metri di dislivello. Passo del Saltello, Passo di San Pellegrino, Passo delle Radici, Passo del Giovarello e Passo della Cisa saranno le asperità da superare, per una giornata che si preannuncia epica.

Giovedì 1° Ottobre, Castelnovo ne’ Monti ospiterà partenza e arrivo della quinta tappa (53 chilometri), caratterizzata dalla cornice del Lago Calamone nella prima parte e dalla Pietra di Bismantova nella seconda, per un continuo saliscendi che renderà la gara scoppiettante.

Da Castelnovo ne’ Monti si andrà a Collecchio (PR) e la Corte di Giarola per la sesta tappa di Venerdì 2 Ottobre, lunga 94 chilometri, lasciandosi alle spalle il massiccio appenninico e immergendosi nella Pianura Padana, per una frazione caratterizzata da valli e fiumi.

L’epilogo di questa elettrizzante settimana di corsa, Sabato 3 Ottobre, è rappresentato dalla Collecchio-Collecchio di 35 chilometri, sempre con la Corte di Giarola come quartier generale di tappa, che avrà come sfondo i Boschi di Carrega e verrà ricordata per i passaggi all’interno delle corti delle antiche ville in cui soggiornava Maria Luigia (duchessa di Parma e moglie di Napoleone).

Domenica 27 Settembre: Porretta Terme – Porretta Terme (45 km)
Dislivello: 1645 m

Lunedì 28 Settembre: Porretta Terme – Fanano (60 km)
Dislivello: 2650 m

Martedì 29 Settembre: Fanano – Fanano (50 km)
Dislivello: 2300 m.

Mercoledì 30 Settembre: Fanano – Castelnovo ne’ Monti (110 km)
Dislivello: 4300 m

Giovedì 1° ottobre: Castelnovo ne’ Monti – Castelnovo ne’ Monti (53 km)
Dislivello: 1900 m

Venerdì 2 Ottobre: Castelnovo ne’ Monti – Collecchio (94 km)
Dislivello: 2500 m

Sabato 3 Ottobre: Collecchio – Collecchio (35 km)
Dislivello: 650 m

 

Ad Appenninica l’Alta Via dei Parchi si scopre in MTB

La gara a tappe MTB sull’Appennino emiliano (27 Settembre – 3 Ottobre) attraverserà il Parco Nazionale Tosco-Emiliano e i Parchi regionali dell’Emilia Orientale, Centrale e Occidentale: una full-immersion nella natura selvatica dell’Appennino e in un’offerta bike caratterizzata anche da tre bike park

Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race è uno di quegli eventi che, più che ad una gara, assomigliano ad un’avventura affascinante. Di quelle che appena terminato – al netto dei 16.000 metri di dislivello, che pure si faranno sentire – hai subito voglia di ricominciare, magari per prendere una direzione diversa, e scoprire nuovi panorami al di là di un bivio o una deviazione.

Da Domenica 27 Settembre a Sabato 3 Ottobre, gli atleti da tutta Europa al via dell’unica gara a tappe MTB italiana saranno chiamati a seguire le tracce disegnate nel cuore dell’Appennino Emiliano dal team tecnico di Appenninica, ma il bello di un territorio così inesplorato dal mondo MTB è proprio nella capacità di sorprendere ad ogni svolta, ad ogni scorcio.

Dovunque possibile, la via maestra di Appenninica fin dalla prima edizione è l’Alta Via dei Parchi: un itinerario disegnato per la percorrenza a piedi fra Emilia-Romagna, Toscana e Marche, attraversando due Parchi nazionali, cinque regionali e uno interregionale, per circa 500 chilometri di percorrenza.

Seguendo le tracce dell’Alta Via, gli atleti di Appenninica (e tutti gli appassionati) possono scoprire l’incredibile patrimonio naturale dell’Emilia-Romagna, regione che vanta il primato italiano nel numero di Parchi Regionali, addirittura 14, oltre a innumerevoli aree protette.

Sul tracciato di Appenninica, partendo quindi da Est, i rider troveranno per primo il Parco regionale Corno alle Scale, cinquemila ettari di parco con il massiccio che sfiora i 2000 metri, per poi spostarsi sull’Alto Appennino Modenese e il Monte Cimone (2165 m), che è la vetta più alta dell’Appennino settentrionale e, ovviamente, di Appenninica.

Successivamente, la famiglia di Appenninica incontrerà nella provincia reggiana il Parco Nazionale Tosco-Emiliano, in cui spicca l’imponente e affascinante Pietra di Bismantova, ma anche il Monte Cusna e il Monte Ventasso. Con l’arrivo nella provincia di Parma, gli atleti saranno accolti dai Parchi del Ducato e dalla Riserva Monte Prinzera, che si trova lungo il tracciato della Via Francigena, antico percorso del pellegrinaggio medievale. Ci sono poi il Parco fluviale del Taro, la cui sede si trova all’interno della Corte di Giarola, magnifico complesso rurale fortificato che sarà sede delle ultime due tappe, e i Boschi di Carrega, che tra boschi con laghetti, prati, siepi e campi coltivati, hanno da sempre affascinato la nobiltà parmense e ospiteranno per intero l’ultima tappa.

“Siamo orgogliosi di ospitare questa splendida gara internazionale nelle nostre Aree Naturali Protette, che rappresentano uno scenario ambientale e una cornice paesaggistica straordinaria e che riempiranno, ne siamo certi, gli occhi e il cuore degli atleti di sensazioni e ricordi indelebili – spiega Presidente dell’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale, Agostino MaggialiLo sport in natura e le attività outdoor sono tra le modalità di scoperta e fruizione più importanti per i nostri Parchi e Riserve, e rappresentano il modo migliore per coniugare le esigenze collettive di tutela e sostenibilità ambientale con quelle individuali di viaggio, ricreazione e benessere”.

Una volta terminata la settimana di gara di Appenninica, i paesaggi e i sentieri incontrati rimarranno comunque a disposizione degli appassionati. Ci sono infatti ben tre Bike Park che ripercorrono parte dei tracciati di gara, a cominciare dal più celebre, quello del Monte Cimone, che è tra i più grandi e apprezzati in Italia. Ma anche a Febbio (RE) e sul Monte Fuso (PR) non mancano zone attrezzate con percorsi e trail tecnici da enduro, ideali per divertirsi e andare alla scoperta degli angoli meno esplorati dell’Appennino.

 

Cinque regine per il trono di Appenninica

Da domenica 27 Settembre a Sabato 3 Ottobre, Esther Süss, Lorenza Menapace, Regina Marunde, Sarah Reiners e Gaia Ravaioli si preparano ad infiammare la competizione femminile nella gara a tappe di MTB sull’Appennino emiliano, che si preannuncia divertente ed incerta

Per chi ama l’Emilia-Romagna ed il ciclismo, le prossime due settimane promettono di regalare emozioni forti. Nel weekend ad Imola i professionisti su strada si giocheranno i titoli mondiali, mentre a solo un’ora e mezza di distanza, a Porretta Terme (BO), Domenica 27 Settembre, scatterà la seconda edizione di Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race, che terminerà a Collecchio (PR) Sabato 3 Ottobre.

La scelta degli organizzatori di confermare l’evento, spostando la data dalla stagione estiva a quella autunnale a causa dell’emergenza epidemiologica, si è rivelata vincente, dal momento che molti rider di livello internazionale hanno scelto la gara a tappe di MTB sull’Appennino emiliano per mettersi alla prova in gara e – perché no – godersi anche un po’ di atmosfera tipicamente Made in Italy.

Se in campo maschile hanno accettato la sfida atleti del calibro di Tiago Ferreira, ma anche Milton Ramos, Lukas Kaufmann, Hans Becking e tanti altri, sul fronte femminile la competizione si preannuncia entusiasmante e incerta, con nomi pesanti del panorama internazionale del fuoristrada.

Prima tra tutte c’è Esther Süss, Campionessa del Mondo Marathon nel 2010 a Sankt Wendel, nonché due volte Campionessa Europea, nel 2008 sempre a Sankt Wendel e nel 2010 a Montebelluna. Nel suo palmares, tra i molti successi, figurano anche tre Cape Epic: “Sono veramente curiosa di scoprire cosa mi riserverà Appenninica – spiega l’atleta svizzera -. Guardando i profili delle tappe sembra che sarà una corsa veramente dura e a me, solitamente, piace così. Sinceramente non conosco molto bene le mie avversarie, ma penso che il livello generale sarà alto e la gara divertente. La mia speranza è che il bel tempo ci possa accompagnare per tutta la settimana, così da concludere nel migliore dei modi questa breve e particolare stagione”.

Certamente non resterà a guardare la tenace Lorenza Menapace, che nella prima edizione aveva vinto la gara femminile in coppia con la francese Danièle Troesch e che sicuramente vorrà farsi valere anche nella prova individuale: “In questa stagione anomala Appenninica rappresenta l’esordio per me in una gara a tappe – afferma la navigata atleta trentina -. Non so cosa aspettarmi, per ora mi sono ‘limitata’ a mettere in tasca un Everesting a ritmo sostenuto, la Oztaler Marathon e il Giro dell’Ortles, ma non ho mai fatto corse in più giornate. Sarà un salto nel buio, ma spero di divertirmi e portare a termine la mia ennesima gara a tappe, senza troppe pressioni”.

Appenninica rappresenta una nuova sfida anche per l’ex nazionale tedesca e olimpionica Regina Marunde, che nel 1991 debuttava in un Campionato del Mondo proprio sull’Appennino tosco-emiliano, al Ciocco, dove proprio in questi giorni si è tenuto il Campionato Italiano XCO. Per lei sarà quindi un tuffo nel passato: “L’anno scorso in Repubblica Ceca alcuni atleti francesi mi hanno detto che se stavo cercando una bellissima gara di MTB con sentieri divertenti sarei dovuta venire ad Appenninica – racconta Marunde -. Proprio per questo non vedo l’ora che cominci, a maggior ragione in un anno così particolare. Certamente si cerca sempre di essere competitivi, ma la cosa che mi piace di più è poter condividere l’esperienza con persone che hanno la mia stessa passione”.

Chi invece la maglia della nazionale tedesca la indossa ancora oggi nelle gare Marathon è Sarah Reiners, vincitrice della Bike Transalp nel 2016, che insieme alla genovese Gaia Ravaioli, Campionessa del Mondo Endurance nel 2017 e 2019 e talentuosa scalatrice, completa il lotto delle favorite per questa edizione di Appenninica a forti tinte rosa.

Collecchio e la Corte di Giarola per una conclusione in grande stile

Focus sulle sedi di tappa – La cittadina parmense e in particolare la Corte medievale ospiteranno le ultime due tappe della corsa a tappe di Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race (27 Settembre-3 Ottobre), per un finale che si preannuncia affascinante

Il nostro viaggio alla scoperta delle sedi di tappa di Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race, in programma dal 27 Settembre al 3 Ottobre, termina con Collecchio. La cittadina in provincia di Parma rappresenta una delle novità del percorso dell’edizione 2020, visto che si tratterà dell’esordio come comune ospitante nella gara a tappe di MTB sull’Appennino emiliano. In particolare, sarà la Corte di Giarola a fare da quartier generale delle ultime due tappe e quindi del gran finale dopo una dura settimana di competizione.

Venerdì 2 Ottobre Collecchio e la Corte di Giarola ospiteranno quindi l’arrivo della sesta tappa, partita da Castelnovo ne’ Monti (RE) e lunga ben 94 km, che porterà i partecipanti per la prima volta fuori dal massiccio appenninico. Protagonista della parte centrale della tappa sarà la località di Calestano, famosa per i suoi sentieri tecnici e divertenti, mentre la vallata del fiume Taro accompagnerà i rider nella parte finale di frazione, fino alla Corte di Giarola.

La tappa conclusiva di Appenninica, Sabato 3 Ottobre, è un breve e divertente percorso ad anello con Collecchio e la Corte di Giarola che, stavolta, ospiteranno partenza e arrivo. In tutto i chilometri saranno 35; I primi dieci sono pianeggianti e veloci su sterrato e poi asfalto, costeggiando il fiume Taro prima di entrare nel parco dei Boschi di Carrega. Qui ci saranno 20 km in cui i biker potranno divertirsi, con un percorso tutto su trail in terra battuta, veloce e tecnico, con un susseguirsi di rapidi cambi di pendenze e direzione. Il tutto sempre con il bellissimo bosco del parco a fare da palcoscenico, con passaggi all’interno delle corti delle antiche ville in cui soggiornava Maria Luigia (duchessa di Parma e moglie di Napoleone). Usciti dal parco, i restanti chilometri saranno una lunga volata su asfalto e piste ciclabili sino al meritato traguardo finale, che chiuderà la seconda edizione di Appenninica. A seguire ci sarà la grande cena finale, in cui i biker potranno finalmente dare libero sfogo alla loro voglia di testare i prodotti tipici della zona.

“Abbiamo accettato con entusiasmo questa sfida, non solo perché il livello internazionale di Appenninica ci consente di far conoscere anche oltre i confini locali e nazionali il nostro territorio e le sue peculiarità, ma anche per il valore sportivo che una manifestazione come questa riesce a veicolare – spiega il Sindaco di Collecchio, Maristella Galli -. L’Amministrazione di Collecchio è fortemente impegnata a sostenere lo sport, insieme alle società che se ne occupano e lo diffondono, nella convinzione che la sua pratica rappresenti una sana modalità di crescita e di confronto, specie per le nuove generazioni, in modo particolare in questo periodo così complicato, che richiede il coraggio di cui lo sport è spesso esempio”.

COLLECCHIO: QUELLO CHE C’È DA SAPERE

Il territorio di Collecchio si estende ad 11 km sud-ovest di Parma in una splendida zona situata tra collina e pianura, dove si vive in un rapporto privilegiato con l’ambiente circostante anche grazie alla presenza di due storici Parchi regionali, il fluviale del Taro ed i Boschi di Carrega. Tesori artistici e naturali sono la preziosa cornice della Collecchio di oggi, un centro urbano capace di coniugare lo sviluppo con l’attenzione per la cultura e il territorio.

Non mancano i luoghi di interesse che meritano senz’altro una visita, come l’Arco del Bargello, che dà accesso alla cittadina, l’antica pieve di San Prospero e Villa Soragna, edificio del primo ‘800 e oggi biblioteca pubblica.

C’è poi la Corte di Giarola, dove sarà allestito il race village delle ultime due tappe di Appenninica, che dal Medioevo fino all’Ottocento è stato un monastero benedettino delle monache di San Paolo. All’interno si trova la chiesa di origine romanica di San Nicomede e, oggi, la Corte ristrutturata per il pubblico, ospita la sede del Parco del Taro, il Museo del pomodoro e della pasta e un affascinante ristorante.

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Ad Appenninica l’appetito vien… scalando

Non solo sentieri e sterrati nella corsa a tappe di MTB sull’Appennino emiliano (27 Settembre-3 Ottobre), ma anche degustazioni enogastronomiche delle specialità tipiche del luogo, che renderanno ancor più speciale l’esperienza dei rider

Ph. E. Melchiorri

Limitare Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race al solo aspetto agonistico, sarebbe estremamente riduttivo. Quello a cui andranno incontro i rider nella settimana dal 27 Settembre al 3 Ottobre, infatti, è molto di più di una gara a tappe in MTB, visto che la famiglia di Appenninica permetterà loro di immergersi nella cultura e nelle tradizioni dell’Appennino emiliano.

Una delle cose che i biker, soprattutto quelli non italiani, sono impazienti di sperimentare, è sicuramente la tradizione culinaria. L’Emilia-Romagna è una delle regioni italiane d’eccellenza per quanto riguarda la cucina e gli organizzatori di Appenninica vogliono trasmettere questa caratteristica del territorio anche durante la gara, grazie ai partner e fornitori del settore agroalimentare, in primis il title sponsor Parmigiano Reggiano, a cui si uniscono Venturini Baldini, I Love Piadina, Parmonìe e l’ultima arrivata in ordine di tempo ma non per importanza, Coop Alleanza 3.0. Chi non ama il vino, invece, potrà gustarsi l’acqua fornita dal Gruppo SEM, che sgorga dalle pendici del monte modenese.

Gli atleti, nei più di 450 km e 16 mila metri di dislivello complessivo che affronteranno ad Appenninica, saranno costretti ad un grosso dispendio di energie, che verranno però reintegrate con cibo genuino e ricette tradizionali dei luoghi attraversati. Ogni località ospitante, infatti, presenterà il proprio piatto tipico, in modo da rendere ogni tappa unica anche dal punto di vista gastronomico.

Porretta Terme (BO) si presenterà con le pappardelle al ragùFanano (MO) con tigelle abbinate ad affettati, formaggi e stracchino, Castelnovo ne’ Monti (RE) con la celebre bomba di riso e Collecchio (PR) con la torta fritta e salumi. Il tutto sarà ovviamente accompagnato da tante altre prelibatezze del luogo.

Il clou sarà poi rappresentato dalla cena del gran finale, offerta dal title sponsor Parmigiano Reggiano, in cui i rider potranno finalmente tuffarsi nella degustazione delle eccellenze dell’enogastronomia locale, ideali per concludere al meglio l’esperienza in MTB, dura ma gratificante, sull’Appennino emiliano.

“La scoperta gastronomica è uno dei motivi per cui pensiamo ad Appenninica come un’esperienza, più che esclusivamente ad una gara – spiega la co-organizzatrice Milena Bettocchi – L’Emilia è un’area di eccellenza gastronomica riconosciuta a livello internazionale, e vivere Appenninica senza immergersi in questa realtà sarebbe come privarsi di una parte significativa della cultura di questi luoghi”.

“Un atleta può concludere il Giro d’Italia a Milano senza mangiare la famosa cotoletta, ma non può concludere Appenninica senza scoprire il gusto dell’erbazzone, la fragranza della torta fritta e il profumo del vero Parmigiano Reggiano di montagna. Fa parte di quello che noi siamo. Ed è anche per questo che ad Appenninica l’appetito vien scalando”, aggiunge Bettocchi.