Becking e Brenn conquistano Appenninica MTB Stage Race 2024

Una settimana di fatica e sudore. Sei tappe piene di sfide con sé stessi, di fatica da affrontare e ostacoli da superare, e momenti da vivere e ricordare. Giorni intensi, giorni di emozioni, sfide, storie, paure, sorrisi, paesaggi, e di mountain bike, quella vera.

Appenninica MTB Stage Race è stato tutto questo, un coacervo di intense vibrazioni che scorrono veloci, di ora in ora, fino al momento più atteso. Quello di oggi, sabato 7 settembre 2024, quando dopo la linea del traguardo della sesta tappa tutti gli atleti che hanno concluso la sesta edizione hanno indossato l’agognata medaglia di finishers.

Un simbolo e un ricordo da portare a casa, ma anche e soprattutto un elemento distintivo. I 96 atleti che hanno completato la sfida di Appenninica MTB Stage Race 2024 sono ora ufficialmente parte dell’Appenninica Family, una grande famiglia. Un clan che ogni anno, nella prima settimana di settembre, si ritrova sugli Appennini dell’Emilia-Romagna, vivendo insieme un’esperienza che è molto di più di una corsa a tappe in mountain bike.

Lo dimostrano gli abbracci e i sorrisi di oggi. I tanti momenti condivisi da Bologna a Castelnovo ne’ Monti. Le mille storie raccontate in questa settimana emotivamente intensa che verranno portate (e postate) a casa, in tutto il mondo, dai protagonisti di questo viaggio per essere raccontate ad amici, parenti, appassionati di mountain bike e tanti altri.

“Appenninica è una grande famiglia, ogni anno incontri persone da tutto il mondo e vivi insieme un’esperienza unica”, riassume Nate Rex, che è tornato dopo l’esperienza del 2023. Ed è il pensiero di molti. “I paesaggi sono fantastici, i percorsi tecnici, il clima amichevole”, aggiunge Clive Caldwell, nordirlandese che ha terminato Appenninica per la terza volta entrando nella Hall of Family.

Insieme a lui entrano in questo speciale albo Hans Becking, Federico Arcidiacono, Tobias Guggemos, Deer Jan Van Putten, Adam Batuna, Dick Van Loon, Emiliano Amalberti, Matts Asplund, Andreas Derblom, Francesco Gaffuri e Toby Leyland. Atleti che si sono innamorati di questi percorsi e di queste zone, e di questa esperienza unica chiamata Appenninica MTB Stage Race non sanno proprio più fare a meno.

Per il gran finale di Appenninica MTB Stage Race ha raggiunto il race village anche il Campione Olimpico, originario di Villa Minozzo, Giuliano Razzoli

TRIS BECKING NEL GIORNO DI CACCHI

Come era ormai certezza dopo gli esiti delle prime cinque tappe, la vittoria finale è andata ad Hans Becking, che ha così centrato il terzo successo assoluto ad Appenninica MTB Stage Race. L’olandese della Buff-Megamo aggiunge l’edizione 2024 alle vittorie del 2023 e del 2020 e confermandosi uno dei migliori atleti al mondo nelle corse a tappe in mountain bike. “Sono felice di questa vittoria, vengo da un periodo intenso e in questi giorni la stanchezza si è fatta sentire, ma Appenninica MTB Stage Race è una corsa dal sapore speciale,” le parole dell’olandese.

Alle sue spalle, ha chiuso secondo nella generale con un distacco di 12:23 un 23enne di belle speranze: Luca Cacchi. Il cesenate, alla sua prima corsa a tappe in mountain bike, ha dimostrato di avere qualità interessanti per il futuro. Dopo una settimana corsa sempre nelle posizioni di testa, Cacchi si è tolto anche la soddisfazione di vincere l’ultima frazione, un loop intorno a Castelnovo ne’ Monti di 58 Km e 1600 metri di dislivello.

L’italiano (2:32:43) ha anticipato Federico Mandelli di 54 secondi sul traguardo della sesta frazione, con Becking terzo a 1:07. “All’ultimo giorno sono riuscito a togliermi la soddisfazione della vittoria – le parole di Cacchi -. È stata una bella esperienza che mi insegnerà molto anche per il proseguo della carriera. Hans è davvero uno dei migliori nel gestire la corsa, devo imparare da atleti come lui”.

Terzo posto finale per un altro giovanissimo, Peat Weinberg, che all’inizio della frazione odierna ha provato a far saltare il banco, ma negli ultimi chilometri ha pagato lo scotto dello sforzo iniziale. Alla fine, il suo ritardo in generale è di 20:51 da Becking, con Federico Mandelli quarto e il polacco Pawel Garczyk a chiudere la top five.

Successo olandese anche tra i Master con Juul Van Loon, che ha conquistato la categoria per il secondo anno consecutivo. Secondo posto per l’olimpionico Miguel Martinez a 17:56 con tre successi di tappa, e ultimo gradino del podio per Sebastian Jenschaltz a 42:50.

Fra i Grand Master ha centrato finalmente la vittoria ad Appenninica, dopo due secondi posti, Francesco Gaffuri. Alle sue spalle Emiliano Amalberti ha pagato più di un’ora e mezza di ritardo. Completa il podio di categoria Francis Sevenoo.

Nei Great Grand Master secondo successo consecutivo per l’austriaco Maximilian Zdouc che ha battuto il polacco Piotr Sozanski e l’olandese Erik Van Den Boogert.

 

EN-PLEIN BRENN COME SÜSS E DIESNER

Nella storia di Appenninica MTB Stage Race è entrata di diritto, e di prepotenza, anche Nina Brenn. La svizzera ha centrato il sesto successo di tappa su sei, come già successo nel 2022 a Naima Madlen Diesner e nel 2020 a Esther Süss. Brenn ha dominato la corsa tra le donne e si è imposta a Castelnovo in 3:14:34 con un vantaggio di 9:59 su Ada Xinxó Morera e di 14:05 su Lola Bakker.

Le prime tre di tappa hanno occupato anche i primi tre posti della generale, vinta da Brenn con oltre un’ora di vantaggio sulla spagnola e l’olandese. “Sono felice, ero partita con l’obiettivo principale di godermi l’avventura, più che di puntare al successo: il resto è arrivato strada facendo”, le parole di Nina Brenn.

IL BILANCIO DEGLI ORGANIZZATORI

Si chiude dunque con un bilancio positivo la sesta edizione di Appenninica MTB Stage Race, che conclude il secondo triennio di programmazione. Gli organizzatori di ASD Happy Trail MTBMilena Bettocchi e Beppe Salerno, hanno già lo sguardo puntato verso un futuro sempre più ambizioso con nuovi spunti da sviluppare.

Con il via da Bologna in questa edizione abbiamo chiuso un cerchio, proponendo un percorso che era anche un’esperienza di viaggio dalla città alle più alte vette dell’Appennino dell’Emilia-Romagna – le parole di Milena Bettocchi e Beppe Salerno -. Ci piace questa idea, quella di un evento che sia anzitutto esperienza ed avventura per i partecipanti da ogni parte del mondo. Vediamo ogni anno quanti di loro tornino ad Appenninica, e tanti di loro raccontano la loro esperienza ad amici, parenti e compagni di bici, contribuendo a portare e comunicare questo territorio in giro per il mondo. Questa è la direzione e la visione sulle quali vogliamo continuare a lavorare.”

Brenn e Becking mettono il sigillo su Appenninica MTB Stage Race 2024

Queen stage, la tappa più lunga e dura di una corsa a tappe. Quella che tutti attendono con trepidazione perché in grado di regalare emozioni uniche, perché servono testa, gambe e cuore per affrontarla e anche perché, in fondo, può sempre ribaltare i verdetti delle tappe precedenti.

Non è stato il caso di Appenninica MTB Stage Race 2024, perché a vincere la Mountain Queen Stage86 Km e 2850 metri di dislivello da Fiumalbo Castelnovo ne’ Monti, sono stati i due leader di classifica: Hans Becking e Nina Brenn. Non poteva essere altrimenti, troppo prestigiosa la tappa andata in scena venerdì 6 settembre 2024 per non lasciarsi ingolosire.

Successi che mettono sostanzialmente in cassaforte la classifica finale, con l’olandese della Buff-Megamo a quasi 15 minuti di vantaggio su Cacchi, mentre la svizzera veleggia con oltre un’ora sulle dirette avversarie. Nina Brenn, terza lo scorso anno, è la Queen indiscussa di questa edizione, con una striscia di cinque vittorie su cinque.

L’elvetica è tornata quest’anno ad Appenninica dopo l’esperienza dello scorso anno, perché in Emilia-Romagna ha trovato qualcosa che altrove non aveva incontrato. “Ho corso la Swiss Epic e la Cape Epic ma rispetto a queste gare Appenninica ha un clima più familiare, ti senti coccolata – spiega Nina,- e poi i paesaggi qui sono stupendi”.

Se domani riuscisse a vincere anche la sesta tappa, Nina Brenn diventerebbe la terza donna a conquistare tutte le frazioni di un’edizione di Appenninica MTB Stage Race, come già accaduto nel 2020 ad un’altra svizzera, Esther Süss, e nel 2022 alla tedesca Naima Madlen Diesner. “Non ci penso, vincere cinque o sei tappe cambia poco. Fa piacere ma non è fondamentale, l’importante è godermi l’esperienza, sono qui per questo”.

Un’esperienza che le ha portato in dote anche delle amicizie, come quella maturata con Ada Xinxó Morera, seconda oggi al traguardo a 2:16. Con la spagnola che occupa la piazza d’onore anche della generale ha percorso gran parte della Queen Stage, cominciata con un problema meccanico. “Ho avuto problemi alla bici nei primi chilometri poi sono rientrata sulle prime. Sono diventata amica di Ada in questi giorni e mi fa molto piacere aver pedalato insieme a lei oggi”.

Ad Appenninica conta l’esperienza, non la vittoria. Se lo dice la Regina dell’edizione 2024 c’è da crederci.

BECKING CHIUDE I CONTI

Tra gli uomini, anche Hans Becking ha voluto mettere la firma sulla Queen Stage. L’olandese si è sbarazzato del solito Luca Cacchi nella seconda metà di gara, dopo il Km 50, sulle prime rampre di una salita. Ancora una volta il due volte vincitore di Appenninica ha fatto valere la sua capacità di gestirsi, nella singola tappa come durante la settimana.

L’olandese ha completato la tappa più dura in 4:15:01, con un vantaggio di 3:21 sull’italiano Cacchi. Alle loro spalle è arrivato il giovane tedesco Peat Weinberg vincitore ieri a Fiumalbo, con un distacco di 5:23. In classifica generale il gap del portacolori della Buff-Megamo è ora di 13:30 su Cacchi, con il tedesco a 16:16. Per la seconda piazza sarà dunque battaglia fino all’ultimo metro, visto che il distacco tra i due è solo di 2:46. Più lontano Federico Mandelli, quarto di tappa e nella generale con quasi mezz’ora di ritardo.

Bella tappa, bei percorsi come sempre e anche il nuovo singletrack aggiunto quest’anno era spettacolare – racconta Becking al traguardo -. Sono stato con Cacchi fino a metà gara, poi mi sono accorto che non era più sulla mia ruota e sono andato via del mio passo fino al traguardo”.

Nonostante la vittoria della Queen Stage, non riesce a riaprire la lotta per la classifica dei Master Miguel Martinez, che resta secondo ma con un distacco di 14:09 da Juul Van Loon. Ipotecata anche la classifica Grand Master con il comasco Francesco Gaffuri, ospite del Processo alla Tappa mercoledì sera, che ha oltre un’ora di vantaggio da Emiliano Amalberti. Anche tra i Great Gran Master, over 60, la classifica è già delineata con l’austriaco Maximilian Zdouc che con oltre un’ora di vantaggio su Piotr Sozanski va verso il secondo successo consecutivo ad Appenninica MTB Stage Race.

A CASTELNOVO L’EPILOGO FINALE

58 Km e 1600 metri di dislivello sono il menù della sesta edizione di Appenninica MTB Stage Race. Un loop con partenza e arrivo dal centro CONI di Castelnovo ne’ Monti porterà gli atleti a scoprire le terre di Matilde di Canossa, all’ombra della Pietra di Bismantova.

Il percorso non è da sottovalutare perché in pieno stile Appenninica, almeno fino al Lago Calamone dove cominceranno gli ultimi chilometri in discesa verso l’arrivo, per indossare la tanto meritata medaglia di finisher dell’edizione 2024.

Weinberg sorprende Cacchi a Fiumalbo. Becking e Brenn in controllo

Ci sono giorni in cui alzarsi dal letto e partire è molto più difficile. Vale nella vita come nello sport. Vale soprattutto in una corsa a tappe di più giorni, quando la giornata negativa è sempre dietro l’angolo, tanto più se il cielo non promette nulla di buono.

Oggi, giovedì 5 settembre 2024, è stata una di quelle giornate ad Appenninica MTB Stage Race, con le previsioni che da giorni promettevano pioggia su Fiumalbo. Una situazione che ha costretto gli organizzatori di A.S.D Happy Trail ad accorciare la tappa, portando l’anello a 35 Km e 1160 metri di dislivello complessivo.

Una scelta che certamente ha evitato alcuni ritiri, ma non sono mancati gli atleti che dopo la colazione questa mattina, vedendo il cielo scuro e carico, hanno preferito tornarsene a letto. Chi invece ha deciso di cambiarsi e salire in sella è stato premiato da un timido sole che ha fatto capolino alla partenza, con la pioggia alla fine meno intensa di quanto ci si potesse aspettare.

Quei giorni in cui partire è così difficile si possono però rivelare sorprendenti, regalando emozioni inattese. È successo anche a Miguel Martinez che di esperienza in mountain bike ne ha da vendere, eppure alla sua età, con un oro Olimpico conquistato a Sidney nel 2000, riesce ancora a lasciarsi stupire della bellezza di questo sport.

Questa mattina non volevo partire, la giornata era brutta, le previsioni pessime: ho detto ai miei compagni che tornavo a letto – racconta Martinez dopo il traguardo -. Invece poi sono partito, arrivato in cima alla prima salita mi sono accorto di essere troppo vestito, mi sono tolto la mantellina e da lì in poi è stato solo divertimento.”

È proprio vero: non sai mai cosa ti può regalare la mountain bike. Oggi a Miguel Martinez ha regalato il successo di tappa nella categoria Master, dopo quello ottenuto nel primo giorno di gara, consentendogli anche di recuperare un paio di minuti sul leader di categoria Juul Van Loon.

SORPRESA WEINBERG

Le sorprese sono arrivate anche nella gara degli uomini elite, con il successo di tappa dal giovane Peat Weinberg. Assaporava già la vittoria Luca Cacchi, che insieme ad Hans Becking era andato via sul tratto in salita e stava raggiungendo Fiumalbo in apparente controllo. Le gare di ciclismo, però, non finiscono prima della linea.

I due sono stati superati a tutta velocità dal tedesco ai 500 metri dell’arrivo e per il cesenate c’è stata solo la consolazione della piazza d’onore. Weinberg è volato con il tempo di 1:37:10, tornando anche indietro a recuperare gli occhiali persi nel tragitto. Oggi ne aveva più degli altri, e su questo il ciclismo non mente.

Le condizioni di corsa erano quelle ideali per me, sono abituato a pedalare con la pioggia – spiega il tedesco dopo il traguardo -. Nei primi giorni ho patito il caldo, ma oggi mi sentivo bene. Nel finale ho visto in lontananza Cacchi e Becking così ho dato tutto fino al traguardo: sono contento di questa vittoria”.

Mastica amaro invece Cacchi che resta secondo nella generale a 10:09 da Becking“Devo ammettere che oggi pensavo alla vittoria, ho l’amaro in bocca”. Grazie alla vittoria di oggi Weinberg rafforza la terza posizione in classifica, aprendo la lotta anche per la piazza d’onore visto che il suo ritardo dal leader è di 10:53.

BRENN IN CONTROLLO

Nessuna sorpresa, invece, nella gara femminile che è stata controllata da Nina Brenn. La svizzera ha colto a Fiumalbo il quarto successo su quattro tappe di questa Appenninica MTB Stage Race, chiudendo la sua prova in 2:08:32, davanti a Lola Bakker di 1:21.

L’olandese, ospite del “Processo alla Tappa” ieri sera, ha dichiarato di voler puntare ad un successo di tappa: ha ancora due frazioni per cercare di centrare l’obiettivo. Nella generale, la tappa di oggi l’ha avvicinata al secondo posto di Ada Xinxó Morera, che vanta 7:52 di margine sull’olandese. E domani, la Queen Stage può ancora riscrivere tutto.

 

FIUMALBO-CASTELNOVO NE’ MONTI: È L’ORA DELLA QUEEN STAGE

Se oggi l’accorciamento del percorso ha permesso agli atleti di risparmiare qualche energia in più, domani non si scherza. La quinta frazione è la più attesa, la più dura e la più temuta: la Mountain Queen Stage. 86 Km e 2850 metri di dislivello che porteranno la carovana di Appenninica MTB Stage Race da Fiumalbo a Castelnovo ne’ Monti.

I primi 20 Km sono tutti con il naso all’insù, per raggiungere il crinale dell’Appennino dell’Emilia-Romagna, toccando alcuni dei punti più panoramici dell’intera regione. In quota gli atleti potranno godere di un paesaggio incantato con scenari indimenticabili, ma servirà rimanere concentrati perché la successiva discesa a Ligonchio è impegnativa e complessa. Prima di arrivare a Castelnovo ne’ Monti, altri due dentelli metteranno ulteriore fatica nelle gambe dei concorrenti, prima della picchiata verso Castelnovo ne’ Monti.

Promessa mantenuta: Mandelli vince a Fiumalbo. Tris Brenn nel diluvio

Mantenere le promesse è segno di maturità, e Federico Mandelli la sua personale promessa ad Appenninica MTB Stage Race l’ha mantenuta. Alla quarta partecipazione in carriera, l’atleta di Brugherio ha finalmente centrato il successo in una corsa a tappe che qualche anno fa definì “un’esperienza da provare assolutamente, qui c’è la vera mountain bike”.

Ed è vera mountain bike quella andata in scena oggi, mercoledì 4 settembre 2024, nella terza frazione di Appenninica 2024. Una tappa che partiva da Lizzano in Belvedere per giungere a Fiumalbo, toccando due importanti vette dell’Appennino dell’Emilia-Romagna: il Corno alle Scale e il Monte Cimone. 59 Km e 2600 metri di dislivello caratterizzati da salite lunghe e discese tecniche, dove saper guidare la bici era fondamentale.

Si partiva subito in salita, per raggiungere il Lago Scaffaiolo dove era posto il GPM di Corno alle Scale: una novità di questa edizione che ha reso subito scoppiettante l’inizio di tappa con sei atleti a giocarsi la vittoria del traguardo volante. Ad imporsi è stato l’olandese Juul Van Loon sull’italiano Luca Cacchi, sempre protagonista fin qui in questa edizione. La discesa successiva, molto tecnica ha scremato via via i pretendenti con Mandelli e Becking a resistere in testa.

I due hanno proseguito insieme fino al traguardo, dove l’italiano della Piraz Coaching Academy si è imposto sull’olandese, confermatosi leader della generale. “Sapevo che questa tappa era bellissima, sia per il percorso che per i paesaggi – afferma un soddisfatto Mandelli dopo la vittoria -. Sono contento di questo successo, il mio primo ad Appenninica. Anche se, quando arrivi in cima al Corno alle Scale, vorresti solo fermarti e goderti lo spettacolo”.

E di spettacolo parlano anche gli altri protagonisti di giornata. “Ora mi ricordo perché questa è la mia tappa preferita”, dice Hans Becking dopo il traguardo. “Mi sarei fermato ad ammirare il paesaggio”, conferma Luca Cacchi, terzo al traguardo a 2:38 dai primi due che hanno chiuso la loro prova in 3:17:39.

Alle spalle di Becking che resta saldamente leader, torna ora Luca Cacchi, con un ritardo di 10:12, mentre scivola al terzo posto Peat Weinberg a 11:01. Attenzione però a Federico Mandelli che ha il podio a soli 7:14, e con questa gamba potrebbe provare a risalire ancora nei prossimi giorni.

TRIS BRENN NEL DILUVIO

Quando si pedala in alta quota la situazione meteorologica può cambiare in qualsiasi momento. Lo sanno bene i bikers più esperti. Conoscono le regole della montagna coloro che sono abituati a viverla. Sono coscienti dei pericoli gli organizzatori di Appenninica MTB Stage Race che hanno già sperimentato come il tempo possa complicare non poco le cose in queste zone.

Così, il violento acquazzone che ha colpito Fiumalbo intorno alle 13:00 non ha sorpreso nessuno ma ha aggiunto un po’ di epicità al finale di tappa, soprattutto per le donne e gli atleti rimasti ancora sul percorso. Molti di loro erano infatti ancora in vetta al Cimone quando la pioggia si è fatta battente con freddo e visibilità a cambiare bruscamente le condizioni di gara.

È stata una delle tappe più dure della mia vita – racconta Celina Carpinteiro che ha una vasta esperienza nel mondo della MTB Marathon -. Nell’ultima discesa con la pioggia la visibilità era limitata ma che belli i paesaggi, che percorso stupendo: una tappa epica”.

Sul traguardo di Fiumalbo ha vinto ancora Nina Brenn tra le donne, chiudendo la sua prova con il tempo di 4:38:41. Al secondo posto ha chiuso Lola Bakker a 8:15 dalla vincitrice, mentre terza si è confermata la costante Ada Xinxó Moreira. La spagnola rimane al secondo posto della generale, mentre l’olandese risale sul podio dopo la giornata no di ieri, in lotta con Celina Carpinteiro per la terza piazza.

FIUMALBO-FIUMALBO: UN ANELLO SULLA VIA VANDELLI

Domani, per la prima volta nell’edizione 2024 di Appenninica MTB Stage Race non ci sarà un trasferimento: l’arrivo e la partenza saranno infatti a Fiumalbo. Al confine con la Toscana, la quarta frazione sarà un anello intorno al borgo medievale in Provincia di Modena, con uno sconfinamento anche nell’area dell’Abetone.

55 Km e 1950 metri di dislivello seguirà in gran parte la Via Vandelli, toccando gli abitati di Pievepelago e Sant’Anna Pelago fino a salire in quota dove gli atleti potranno ammirare una delle viste più belle dell’Appennino, vedendo in lontananza le Alpi Apuane e i monti di Pisa.

Appenninica, Becking e Brenn si confermano a Vidiciatico

Due indizi fanno una prova. Se la vittoria di ieri poteva lasciare spazio a qualche dubbio, sul traguardo di Vidiciatico è arrivata la conferma: Hans Becking e Nina Brenn sono i due atleti più in forma in questo avvio di Appenninica MTB Stage Race.

73 Km e 2500 metri di dislivello da Loiano a Lizzano in Belvedere, seconda frazione di martedì 3 settembre 2024, hanno confermato la buona gamba di entrambi i leader della generale, seppure con modalità differenti. Se Hans Becking si è scrollato di dosso Federico Mandelli solo a metà gara a causa di una foratura dell’italiano, la svizzera ha fatto corsa solitaria dalle prime battute fino al traguardo.

Alle spalle dell’olandese del Buff-Megamo Team, Luca Cacchi ha lasciato diversi minuti sul percorso a causa di un errore ad un bivio. Le energie spese per provare a rientrare hanno privato il giovane romagnolo della brillantezza necessaria per giocarsi il finale di tappa.

Il risultato è stato la vittoria di Becking in 3:14:03, con un vantaggio di 2:41 sul tedesco Peat Weinberg e 7:32 su Luca Cacchi. L’olandese ha così consolidato anche la vetta della generale, che lo vede 3:40 davanti a Weinberg, mentre il cesenate Cacchi scivola a 7:38, con Federico Mandelli (+18:18) che promette battaglia per domani: “è la mia tappa”.

“Quando Federico Mandelli ha bucato sono andato via con il mio ritmo e nessuno è riuscito a rimanere con me – racconta Becking -. Domani c’è una tappa dura, è ancora lunga”.

NINA BRENN ANCORA LA PIÙ FORTE

Il trend della prima tappa si conferma anche tra le donne, dove Nina Brenn allunga il divario con le concorrenti. Se Lola Bakker è incappata in una giornata negativa rispetto al primo giorno, Ada Xinxó Morera si è confermata seconda forza, salendo al secondo posto anche della generale a 27:41 dalla leader. Terzo posto invece per Celina Carpinteiro, che paga 37:05 in generale dalla svizzera.

La gara è molto bella, mi sta piacendo più di quanto pensassi – racconta Ada Xinxó Morera -. Il percorso di oggi era molto diverso da quello di ieri, con saliscendi non troppo ripidi che ti permettevano di respirare. Mi è piaciuto molto il singletrack nella parte pianeggiante di ieri e che meraviglia il Castello di Rocca Mattei. Non penso troppo alla classifica, sono qua per divertirmi e godermi l’esperienza”.

MATTHEW MOLLO E QUEL DESIDERIO D’ITALIA

All’arrivo di Vidiciatico, nel comune di Lizzano in Belvedere, gli atleti hanno trovato una grande cornice in legno dove campeggia la scritta “Benvenuti a Vidiciatico”. Siamo nel cuore dell’Appennino bolognese a Appenninica MTB Stage Race ci arriva per il terzo anno consecutivo. Questi Paesi in estate si riempie di bolognesi in villeggiatura, ma da anni la popolazione si sposta verso la città.

Anche e soprattutto per questo motivo Appenninica MTB Stage Race sceglie di fare tappa in questi borghi, per mostrare loro le bellezze di un territorio che fatica a rivedersi in copertina. È un modo per mostrare al mondo, anche attraverso i tanti partecipanti stranieri al via, paesaggi e luoghi, per promuovere il turismo in quest’area ma anche creare nuove opportunità.

È quanto è successo con Matthew Mollo, americano del Massachusetts, che è tornato quest’anno ad Appenninica dopo aver partecipato nel 2022. In quella prima esperienza Matthew aveva raccolto alcuni contatti di produttori di vino della zona, che ha fatto fruttare unendo la passione per la bici al suo lavoro di importatore di vini.

Lavoro da 30 anni in questo settore e due anni fa ho avuto l’opportunità di conoscere alcuni produttori della zona, così ho cominciato a importare i loro vini negli Stati Uniti –racconta Mollo, la cui famiglia è originaria della Calabria -. Qui in Italia si vive in modo meno frenetico e io e mia moglie stiamo pensando di venire a vivere qui, abbiamo una casa in Umbria e ci piacerebbe molto trovare un luogo tranquillo, come quelli attraversati da Appenninica”.

Luoghi tranquilli, luoghi a contatto con la natura, luoghi ricchi di storia e fascino. Sull’Appennino dell’Emilia-Romagna si può trovare tutto questo: lo ha capito Matthew Mollo, lo hanno intuito anche altri dei 125 atleti al via. È uno dei tanti valori di un Appennino che vuole essere scoperto, oggi più che mai.

LIZZANO IN BELVEDERE-FIUMALBO: PRIMA IL CORNO ALLE SCALE, POI IL CIMONE

Se finora non si è saliti ad altissima quota, la giornata di mercoledì cambierà lo spartito. La terza frazione di Appenninica MTB Stage Race, “Monte Cimone Challenge XL” è infatti contrassegnata da due impegnative scalate: quella al Corno alle Scale e quella al Monte Cimone. Da Vidiciatico si sale subito verso il Lago Scaffaiolo, dove uno speciale Gran Premio della Montagna Corno alle Scale ricompenserà chi transiterà per primo.

59 Km e 2600 metri della terza frazione si presentano come una delle tappe più dure dopo la Queen Stage. Alla prima ascesa seguirà una discesa molto tecnica, tutta in single track, prima della lunga scalata verso il Monte Cimone. Dalla vetta una discesa scorrevole porterà gli atleti al borgo medievale di Fiumalbo, alla ricerca di nuove sorprese e storie da raccontare.